FisiOpatia volume 2: Apparato Mio-Osteo-Articolare

"Si associa spesso il termine Osteopata a chi sa scrocchiare un’articolazione, o a chi applica delle tecniche viscerali, magari chi ha acquisito metodiche cranio-sacrali, in realtà non è cosi. Quelle appena descritte sono caratteristiche tecniche, ovvero saper applicare una manovra, non fare un ragionamento Osteopatico. La differenza tra essere Osteopati e tecnici Osteopati è tutta in queste poche parole: una scienza non si basa sul sapere o meno delle formule, ma su come applicarle. Il testo apre a nuovi ragionamenti, possibiltà di sviluppo che sono alla base del progresso. Non si mettono in discussione le basi del pensiero Osteopatico, né si affrontano; vengono invece riviste le tecniche dell'applicazione della terapia manuale. Vengono dati i punti sui qua il far poggiare un ragionamento terapeutico, e i cardini sui quali far sviluppare le tecniche. Gli innumerevoli dati da acquisire sono innovativi, basati su studi scientifici, integrati con ragionamenti fisici; essi rappresentano i requisiti indispensabili per una terapia ragionata e consapevole incentrata sul paziente e non sul terapeuta. In molti campi scientifici si sono fatti balzi in avanti grazie a nuove scoperte e intuizioni; la voglia di nuove scoperte e la continua ricerca in Osteopatia e terapia manuale  da parte dell'Autore hanno portato alla stesura di questo testo, che vuole essere uno dei primi passi nella direzione dell'innovazione. Si crede fortemente nella necessità di cambiare, o meglio modificare, la conoscenza e l'approccio delle tecniche manuali. La conoscenza dei propri limiti rende l'operatore più capace e sicuro all'interno delle proprie certezze. Riconoscere i propri limiti significa abbassare  le possibilità di errore e aumentare le proprie competenze. Questo processo si ottiene solo studiando la teoria, applicandola nella pratica. Grazie"