Dolore e disfunzione miofasciali - Travell & Simons
di J.M. Donnelly, C.F. de-las-Peñas, M. Finnegan, J.L. Freeman, Travell
Manuale per i trigger point
Dolore e disfunzione miofasciali - Manuale per i trigger point
La pubblicazione del primo volume di Travell & Simons intitolato Myofascial Pain and Dysfunction: The Trigger Point Manual, nel 1982, seguito 10 anni dopo dal secondo volume, e nel 1999 dalla seconda edizione del primo volume, ha indotto una rivoluzione nella comprensione e nella gestione del dolore muscoloscheletrico, ma ha anche causato l’eruzione di commenti critici di proporzioni vulcaniche. Questa rivoluzione è l’equivalente di un nuovo modo di concepire il dolore muscoloscheletrico basato sul concetto del trigger point miofasciale, un concetto introdotto ed espanso nelle tre decadi precedenti dalla Dr.ssa Janet G. Travell, in seguito aiutata dal Dr. David G. Simons, ma mai presentata prima in modo esauriente in un testo. Il punto di vista unico della Travell riportato nel primo volume è stato il riconoscimento del fatto che il dolore muscolare possa presentarsi come dolore proiettato ad un sito distante. Il dolore riferito, che adesso sappiamo essere mediato dal sistema nervoso centrale e associato ad organi viscerali, articolazioni e ai muscoli, non era né completamente compreso a quel tempo né largamente accettato. Inoltre, la Dr.ssa Travell identificò nel trigger point miofasciale la causa del dolore locale nel muscolo e la causa del dolore riferito ai siti distanti. Ella identificò il trigger point all’esame fisico con la palpazione manuale. Non c’era alcun modo oggettivo per identificare i trigger point con esami di laboratorio come, per esempio, l’indagine elettrodiagnostica o l’imaging. L’idea che il dolore potesse essere proiettato da un posto ad un altro fu ritenuta ridicola ai convegni medici nazionali e relegata ad un pensiero fantasioso. La tempesta creata dalla Travell era largamente dovuta alla inabilità delle tendenze dominanti nella professione medica alla comprensione del concetto di dolore riferito dal muscolo, accoppiato alla incapacità di esaminare i muscoli tanto attentamente come lei era in grado di fare.
Quello che mancava nei testi di Travell e Simons, tuttavia, era un approccio critico basato sulle prove scientifiche delle descrizioni del dolore da trigger point e dei loro schemi di proiezione del dolore. La descrizione della Dr.ssa Travell degli schemi di proiezione del dolore era basata su decenni di una registrazione meticolosa dei dati inerenti i sintomi lamentati dai pazienti e sulle raffigurazioni che la Dr.ssa Travell aveva fatto della descrizione del dolore dei suoi pazienti, anche se tutte le sue descrizioni erano qualitative e non quantitative. Inoltre, nemmeno la scienza della medicina del dolore era avanzata a tal punto da comprendere il dolore riferito. La patofisiologia dei meccanismi di dolore centrale e periferico iniziò a fatica ad essere riconosciuta al tempo dell’uscita del volume singolo della seconda edizione apparsa nel 1999, e i marcatori oggettivi del trigger point miofasciale avevano appena iniziato ad apparire, in modo degno di nota con alterazioni elettrofisiologiche nel muscolo con il trigger point che è adesso chiamato rumore di placca. Anche se questo fatto è stato dibattuto per decenni, ritenuto da molti essere nient’altro che la normale attività elettrica della placca motrice. Nonostante questi limiti, il manoscritto di Travell e Simons fu letto con entusiasmo da coloro
che avevano a che fare con il dolore muscoloscheletrico. Con il passare del tempo, e con l’aumentare della conoscenza sulla patofisiologia del dolore muscolare, il manoscritto ha raggiunto una condizione emblematica.
- Autore
- C.F. de-las-Peñas
J.L. Freeman
J.M. Donnelly
M. Finnegan
Travell - Editore
- Piccin
- Anno pubblicazione
- 2020
- Pagine
- 944
- ISBN
- 978-88-299-3069-2