Trigger Point, manuale di autotrattamento: Donna Finando propone un metodo utile per curare e prevenire gli infortuni muscolari

Magari ti porti dietro da tempo dolori che hanno notevolmente abbassato la qualità della tua vita, e che non sai come trattare. Così hai imparato a convivere con il dolore... Ma non per forza deve essere per sempre così!

Le informazioni contenute in questo libro possono aiutarti ad affrontare il tuo dolore e fare qualcosa per riuscire a eliminarlo. 

Il libro identifica le cause e i rimedi per le zone di rigidità e restrizione muscolare e illustra dettagliatamente diverse tecniche di autotrattamento, tra cui istruzioni precise di automassaggio, stretching e utilizzo di calore umido e/o ghiaccio.

Gran parte dei problemi di mobilità delle persone inizia con infortuni muscolari che l’approccio ortopedico tradizionale non prende in seria considerazione.

Gli infortuni di questo tipo, sebbene spesso dolorosi, sono solitamente troppo lievi per stecche, gessi o trattamenti medici e non impediscono di proseguire l’attività fisica. Tuttavia sono fastidiosi e, con il passare del tempo, spesso portano a dolori più intensi e a una difficoltà di movimento evidente.

Il libro ha una sezione con illustrazioni di riferimento (ben 350!), organizzate per regioni del corpo, in cui l’autrice descrive il dolore associato ai trigger point in ciascun muscolo di quella regione, identifica le azioni e le posizioni che ne causano lo sviluppo e fornisce istruzioni per massaggiare, trattare e allungare il muscolo per rilasciarlo.

Questo manuale, inoltre:

Contiene facili tecniche da praticare a casa per risolvere problemi muscolari e incoraggiare la consapevolezza del proprio corpo;

Spiega come alleviare il dolore tramite massaggi manuali in combinazione con piccoli oggetti facilmente reperibili a casa;

Contiene una sezione di riferimento per l’autotrattamento, ricca di illustrazioni organizzate secondo i vari settori del corpo.

“Il movimento è vita. Tutti noi ci muoviamo. Per alcuni, muoversi è una gioia, Tutti noi dovremmo poterlo fare senza avvertire dolore.”