Cos'è il Perineo e come rieducarlo: Catherine Cecchi, chinesiterapista lo spiega bel suo libro 

Catherine Cecchi, chinesiterapista, da oltre 20 anni insegna ed esercita la professione a Montpellier. Grazie ai suoi molteplici diplomi (Diritto, Economia Sanitaria, Gestione e Innovazione), organizza con successo conferenze-dibattiti in collaborazione con la Cassa Regionale Assicurazione Malattie, seminari di chirurgia pediatrica, congressi su Sport e Sanità", Emb'Helios (salone di Bellezza ed Estetica).

"Mamma, cos'è il perineo?", ha chiesto un giorno a Catherine Cecchi la figlia Alexandra. Non era questa la prima volta che le veniva fatta questa domanda: come chinesiterapista, da tempo cercava di spiegare alle donne che la sfera pelvico-genitale femminile è soggetta a metamorfosi dopo il parto e in menopausa: un argomento tabù che le donne spesso non hanno il coraggio di affrontare con il ginecologo, soprattut­to se questi è uomo. Le donne apprezzeranno soprattutto il fatto che è una donna che si rivolge loro, cercando di spiegare con parole semplici e comprensibili a tutte: - che non si devono sentire né malate né ridicole quando - sotto sforzo o toccando l'acqua - "fanno pipì", o sentono dolore durante un rapporto, - che l'incontinenza urinaria, l'abbassamento di organi, un addome rilassato o i dolori lombari non sono una fatalità, - che, soprattutto, esistono delle soluzioni. Catherine Cecchi in quest'opera fa partecipi le donne della sua esperienza, mostra quanto è importante, per comprendere quello che non va, conoscere se stesse dal punto di vista fisiologico, spiega perché il parto rimane la causa principale di questa patologia e quali sono i segnali d'allarme da tenere presenti, passando in rassegna le soluzioni mediche o chirurgiche. Nell'ultima parte dell'opera, che interesserà sicuramente tutte le donne, sono illu­strati tutti gli esercizi da praticare, a scopo preventivo o rieducativo.

Il libro di Catherine Cecchi, scritto in modo accessibile a tutte le donne, illustrato da schemi e disegni, permetterà loro di non vivere più il proprio handicap in silenzio.